Come il terrorismo ci cambia la vita

Negli ultimi dieci giorni ho preso sei aerei su tratte internazionali, tra l’Europa e il Canada. E credo di aver pensato la stessa cosa di molti altri viaggiatori, dopo che gli aeroporti sono diventati obiettivi privilegiati del terrore, da Bruxelles a Istanbul. Un pensiero che sta tra la preoccupazione che accada qualcosa, il guardarsi attorno con maggiore attenzione, e il sollievo perché nulla è successo, alla fine del viaggio. Continua a leggere

Come cambiano (o dovrebbero cambiare) le botteghe del Nordest

La parola è antica: dal greco apotheke (che voleva dire granaio, magazzino), come anche boutique, che fa più chic perché è in francese. Ma è parola di lunga tradizione e valore: bottega poteva essere il laboratorio di un calzolaio, ma anche, per tutto il Medioevo e il Rinascimento, la bottega di un artista, di un Giotto, per esempio, dove imparavano il mestiere anche i futuri talenti, che andavano, appunto, a bottega da chi ne sapeva più di loro. Il significato è ancora presente: non solo nella nostra storia, ma nella nostra vita. Il nome in fondo ci è ancora familiare, nonostante ce ne siano, in senso proprio, sempre meno. Continua a leggere

L'insensatezza del referendum senza quorum

L’amministrazione comunale di Mira, guidata dal sindaco Alvise Maniero, del Movimento 5 Stelle, ha voluto proporre, e approvare con il solo voto favorevole della sua maggioranza, il referendum senza quorum. Per proporre referendum consultivi, propositivi o abrogativi basteranno le firme di 1600 cittadini su quasi 40.000 abitanti (circa 1/20 del corpo elettorale), o della maggioranza assoluta del consiglio. E poi, quale che sia il numero di votanti – anche poche decine o centinaia – il voto sarà valido in ogni caso. Continua a leggere

Tra Brexit e Venexit. Lezioni dal referendum

Il Regno Unito ha liberamente votato di uscire dall’Europa. Visto che anche in Veneto si vagheggia da tempo di autonomia, e presto saremo chiamati ad un referendum su di essa (e i promotori del referendum veneto hanno brindato al risultato di quello britannico), possiamo imparare qualche cosa da quello che è successo? La Brexit potrebbe diventare Venexit? E con quali conseguenze? Vediamo. Continua a leggere

In morte di un risparmiatore. Suicidi del Nordest

Forse era inevitabile. Le crisi lasciano di questi contraccolpi: specie se inaspettate per chi ne è coinvolto (chi sapeva si è sistemato in tempo, a spese d’altri), subitanee e devastanti. Continua a leggere

Radio Radicale: presentazione di "Tutto quello che non vi hanno mai detto sull'immigrazione"

il 14 giugno, a Roma, alla comunità di Sant’Egidio, la senatrice Anna Finocchiaro, l’ex-ministro Andrea Riccardi, i professori Leonardo Becchetti e Paolo Morozzo della Rocca, insieme agli autori, hanno presentato il libro “Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione”.
Di seguito, il link alla registrazione, su Radio Radicale:
Radio radicale: presentazione \”Tutto quello che non vi hanno mai detto sull\’immigrazione\”

Enrico Bernardi, che inventò l'automobile e fu dimenticato…

Il veronese Enrico Bernardi, prima studente e poi professore di ingegneria all’università di Padova, è stato il primo a costruire un veicolo azionato da motore a scoppio a benzina, nel 1884. Continua a leggere

I profughi nell'urna. Quale effetto sul voto?

L’effetto probabilmente c’è stato. Ma troppo localizzato, troppo poco comparabile, per essere considerato inesorabile. Continua a leggere

Per cosa votiamo? Scegliere, per non essere scelti

Si vota. E anche no: una stanca campagna elettorale lascia prevedere una significativa percentuale di astensione. Che ha tante ragioni. C’è chi lo considera un bene: se molti non eserciteranno il loro diritto di voto è perché in fondo pensano che, chiunque governi, nulla travolgerà veramente la propria vita. Ma mostra anche un male diffuso: è il segno che molti considerano la politica lontana, e pensano che il voto diventi progressivamente irrilevante, perché non si possono davvero cambiare le cose. Continua a leggere

L'Anpi e tuoni. E se la smettessimo con le strumentalizzazioni?

Mette tristezza la campagna costruita intorno all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e alle sue posizioni sul (contro) il referendum costituzionale. Ma la prima pietra di questo castello di ipocrisie l’ha messa l’Anpi stessa, e ne è responsabile. Qualcuno vuole usare tutti gli strumenti possibili per respingere la riforma della Costituzione: anche quelli più scorretti. L’Anpi ci si è prestata. E chi è causa del suo mal… Continua a leggere