Le piazze, la socialità, i diritti: vivere il centro storico

Puntuali come le influenze, con la bella stagione riemergono ciclicamente le polemiche sul centro storico e il suo utilizzo. A Padova, con qualche specificità in più, sia fattuale che politica, che vale la pena esaminare. La diatriba è nota: i locali aumentano, i visitatori affollano il centro, i residenti si lamentano, la politica interviene, o non lo fa… Il copione è sempre il medesimo, gli attori i soliti: la trama comincia con studenti, giovani, turisti e cittadini che affollano il centro… Continua a leggere

L'imam a scuola e l'inaudita ingerenza della politica

Quella della scuola media di Pertile, ad Agordo, e della sua decisione di invitare prima, e di revocare poi, a seguito delle pressioni della politica, l’invito a un imam a parlare agli studenti, è un esempio al contempo ridicolo e folle di isteria collettiva, che spiega bene i tempi che stiamo vivendo. Continua a leggere

ISIS e foreign fighters

“Sull’ISIS e i foreign fighters”: una riflessione a margine degli incontri del festival Vicino Lontano, maggio 2015
dal minuto 27.58 (qui), dopo le riflessioni di Lucio Caracciolo, Marco Tarchi e del gen. Roberto Vergottini sul declino di USA e NATO

E se aprissimo le università ai rifugiati?

L’università fa politica, senza farla. Nel senso alto, guardando i processi lunghi; lontana dall’attualità e dagli schieramenti ideologici. E’ quanto avvenuto all’inaugurazione del 794° anno accademico dell’Università di Padova. Dove per capire e intercettare questi tempi, si è parlato di ciò di cui non si poteva non parlare, a molti livelli: internazionalizzazione, mobilità umana. Politica, appunto. Continua a leggere

Meriem: quando la stampa diventa un'arma

Domenica 21 febbraio. Il Gazzettino pubblica a tutta (prima) pagina il seguente titolo: “Padovana nell’Isis: sono pentita”. Sottotitolo: “Drammatica telefonata alla famiglia: ‘Vorrei fuggire ma gli uomini del Califfo mi ucciderebbero’”.
Il titolo già dice perché la notizia c’è. Il sottotitolo, perché non si sarebbe dovuto darla. Continua a leggere

"Perché noi intellettuali chiediamo giustizia per Regeni"

Stefano Allievi: “Perché noi intellettuali chiediamo giustizia per Regeni” Continua a leggere

La generazione dei Giulio Regeni

Quella di Giulio Regeni è una generazione itinerante: mobile per necessità e per desiderio. Continua a leggere

Non c'è più il futuro di una volta: come cambia il lavoro – e noi

Non c’è più il futuro di una volta. Da suggestione riflessiva, scritta sui muri della città, diventa certezza statistica, profezia che si autorealizza e, probabilmente, destino. Continua a leggere

Piccoli omicidi. Per piccole ragioni.

Per soldi. Pochi o molti, comunque maledetti. Cifre relativamente modeste, per chi si professa imprenditore. E con una notazione singolare, e aggravante: a scatenarsi non è il creditore – che pure avrebbe almeno i motivi per essere infuriato – ma il debitore. Continua a leggere

Rohani e le statue coperte: la vera posta in gioco

I professionisti dell’indignazione un tanto al chilo, i benpensanti della dignità della nostra civiltà, hanno avuto modo di sfogare la loro libido sulla questione delle statue nascoste alla vista nei Musei Capitolini, durante la visita del presidente iraniano Rohani. Una vicenda perfetta, per condannare la vergognosa sottomissione all’islam del governo, e incitare alla rivendicazione della superiorità della nostra cultura. Continua a leggere