Con gli altri, non contro: cosa vuol dire veramente competere
Competere è parola declinabile in diversi modi. Il verbo fa riferimento, in primo luogo, al gareggiare, allo sfidarsi, al misurarsi con qualcuno o qualcosa, nello sport come in economia, in guerra come in amore. Ma ha anche un altro significato, diverso, seppure riconducibile al precedente: la competenza è ciò che ci appartiene di diritto, ciò che ci siamo conquistati legittimamente (gareggiando, sfidando, misurandoci, appunto), ciò che ci spetta – non a caso la si chiamava anche la spettanza, in passato, ed era un equivalente di compenso, di retribuzione. C’è poi un terzo significato importante, e ugualmente collegato ai precedenti: ha competenza chi conosce, chi sa, chi ha esperienza, cultura o altre qualità che rendono una persona, appunto, competente in un determinato ambito. Da questo significato ne deriva infine un altro, che ha a che fare con l’esercizio del potere: non a caso, nel linguaggio politico, militare, giuridico, si fa riferimento alla sfera di competenza all’interno della quale un funzionario, un ufficiale, o un magistrato esercita legittimamente il proprio ruolo. Continua a leggere