Foreign fighters, 12 ‘arruolati’ dalla Romagna: “Di Islam sanno quasi nulla”

Intervista a “Il fatto quotidiano”, 30 maggio 2015
Emilia Romagna
Al fermo di Louati ad aprile si aggiungono altri cinque tunisini tra Forlì e Ravenna partiti di recente, di cui quattro già morti in guerra; poi, tra le altre, le storie del marocchino Khalid Smina, residente a Imola e rimpatriato ad aprile; quelle di Neji Ben Amara, partito da Cervia, e Mustapha El Amri, diretti in Siria nel 2013 e 2014 e deceduti in combattimento. Il sociologo Allievi: “Personalità irrisolte” Continua a leggere
Rom: oltre le ipocrisie
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Società / Society Articles, Società / Society /da StefanoNé buonisti né cattivisti. Vogliamo provare a fare un ragionamento onesto: al di là delle contrapposte ipocrisie. Continua a leggere
Dossier islam in Italia 2015
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Religione / Religion Articles, Articoli sull'Islam / Islam Articles, Islam, Religione / Religion /da Stefanoitalia NIGRIZIA 2015 dossier
Le parole del Nordest. Coesione sociale
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Società / Society Articles, Società / Society /da StefanoIn fisica, coesione (dal latino cohæsus) è la proprietà dei corpi di resistere a ogni azione che tenda a staccarne una parte dall’altra: la forza che fa in modo che le parti di un corpo siano unite le une alle altre, e non solo meramente giustapposte. Non è difficile capire dunque perché il significato figurativo della parola sia così importante per descrivere la società: perché la coesione, più che l’unione, è la forza vera di un gruppo, un partito, un esercito, un territorio. Continua a leggere
Regioni. Abbiamo votato: ma servono ancora?
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Politica / Politics Articles, Politica / Politics /da StefanoOggi si vota a Venezia, il più importante dei ballottaggi, che avrà un qualche peso anche nella partita nazionale. Le elezioni regionali sono invece ormai alle spalle. Eppure dobbiamo ancora digerirne il vero significato. Continua a leggere
Se Salvini fosse premier (e Zaia governatore): che farebbero con i profughi?
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Politica / Politics Articles, Articoli di Società / Society Articles, Politica / Politics, Società / Society /da StefanoLe polemiche sui profughi sono un male di stagione, come l’influenza. D’estate sono più frequenti perché maggiori, grazie alle condizioni atmosferiche favorevoli, sono gli arrivi. E hanno un andamento ciclico. Perché ciclici ed endemici sono i problemi del mondo. Non si sa bene quando e dove sarà il prossimo focolaio, ma sappiamo che ci sarà: perché la fame, la guerra, la povertà non le ha ancora sconfitte nessuno. E talvolta il proverbiale battito d’ali che produce l’uragano in Africa o in Medio Oriente ha le sue origini, o qualcuna delle sue cause, anche in Occidente. Continua a leggere
Foreign fighters: tra la via Emilia e il Middle East
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Interviste / Interviews, Islam, Religione / Religion /da StefanoForeign fighters, 12 ‘arruolati’ dalla Romagna: “Di Islam sanno quasi nulla”
Al fermo di Louati ad aprile si aggiungono altri cinque tunisini tra Forlì e Ravenna partiti di recente, di cui quattro già morti in guerra; poi, tra le altre, le storie del marocchino Khalid Smina, residente a Imola e rimpatriato ad aprile; quelle di Neji Ben Amara, partito da Cervia, e Mustapha El Amri, diretti in Siria nel 2013 e 2014 e deceduti in combattimento. Il sociologo Allievi: “Personalità irrisolte” Continua a leggere
Alle urne per r-innovare
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Politica / Politics Articles, Politica / Politics /da StefanoIl Veneto politico è fermo. Non così quello imprenditoriale, che ha ricominciato da tempo ad esportare, ed ora anche ad assumere, e nei suoi settori di punta non smette di innovare. Non così quello sociale: che in alcuni ambiti di rilievo cerca di ripensare il proprio approccio, anche se resta sempre mediamente poco attrezzato per fare rete e sistema (ciò che vale anche per i corpi intermedi e le istituzioni, dalle università alle fiere). Il Veneto politico no. Così fermo, così poco stimolante – anche in questa mesta campagna elettorale, così priva di emozioni – che è facile prevedere una aumento significativo dell’astensione: un dato tendenziale nazionale, che in Veneto potrebbe essere persino più marcato. Continua a leggere
La presenza dell'islam nello spazio pubblico italiano: a che punto siamo?
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Islam, Religione / Religion, Saggi / Essays, Saggi di Religione / Religion Essays, Saggi sull'Islam / Islam Essays /da Stefanoin “I ponti di Babele. Cantieri, progetti e criticità nell’Italia delle religioni”, a cura di Paolo Naso e Brunetto Salvarani, Bologna, EDB, 2015, pp. 209-227 Continua a leggere
Il mio voto di domenica: Alessandra Moretti, PD, facce nuove
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Politica / Politics Articles, Contraddetti, Politica / Politics /da StefanoDomenica voterò. Perché è giusto farlo. Perché la logica dell’astensionismo, che tanto è tutto uguale, non mi appartiene. E voterò Partito Democratico. Di fronte al non governo di Zaia e della Lega, di fronte al tran tran amministrativo contrabbandato per innovazione, al continuismo spacciato come proposta politica, e al nulla culturale con cui è stata desertificata questa regione, sempre più spinta verso una chiusura in se stessa che non è intimismo o riflessione (magari!) ma contemplazione del proprio ombelico, non posso desiderare altro che un cambiamento. Continua a leggere
Lo scandalo Mose e la disfatta morale di una regione
/in 2015, Anno / Year, Argomenti / Topics, Articoli / Articles, Articoli di Politica / Politics Articles, Articoli di Società / Society Articles, Politica / Politics, Società / Society /da StefanoLo scandalo Mose è stato tra quelli più significativi della storia repubblicana. Almeno 60 milioni di euro solo in tangenti. A cui va aggiunta la lievitazione dei costi per la sovrafatturazione e per acquisire lavori a prezzi non di mercato. E infine una montagna di sponsorizzazioni e contributi a pioggia, al solo scopo di creare un clima favorevole al progetto, e di comprarsi il consenso. Una grande caritatevole mamma dalla cui mano benigna, impersonata dalla figura austera dell’imprenditore Mazzacurati, si sono nutriti tutti: dai politici alle iniziative culturali, dalle associazioni sportive alla curia arcivescovile. Una cifra così imponente che per sperperarla “non basta essere voraci. Bisogna sentirsi onnipotenti”. Continua a leggere