Come prevedibile, in molti stanno ricominciando a tirare fuori i testi di Oriana Fallaci, a partire da La rabbia e l’orgoglio, l’articolo sul Corriere della Sera diventato poi un fortunato ed influente best (e long) seller.
Poiché le “verità” di quel testo e dei suoi successivi vengono date oggi per assodate, mi permetto di allegare di seguito la mia modesta risposta a quell’articolo: pubblicata a suo tempo nel volume “La tentazione della guerra” (Zelig, 2001), uscito a caldo e oggi ampiamente esaurito, e ripubblicata nel volume di risposta all’intera trilogia fallaciana (“Niente di personale signora Fallaci”, pubblicato con eguale insuccesso). E lo faccio perché oggi il rischio è che si ripetano, pari pari, gli errori (anche interpretativi) di allora. Che invece sarebbe utile evitare.
So che le mie opinioni sulla Fallaci anti-islamica sono minoritarie. E nulla tolgono alla Fallaci reporter e alla Fallaci scrittrice: che, in altri testi, ho letto e apprezzato. Ma questo è il solo settore in cui posso vantare una competenza specifica, che mi ha fatto leggere il suo testo diversamente (non altrettanto avrei potuto fare con “Un uomo” o con “Lettera a un bambino mai nato”, per dire), e mi ha consentito di commentarlo in dettaglio.
Non credo che sui contenuti della mia risposta, a distanza di vent’anni, cambierei alcunché (sullo stile forse sì). Anche se la scrissi di getto, a mano, su un treno che mi portava da Roma a Milano, subito dopo aver letto il suo articolo sul “Corriere della sera”, e la feci circolare il giorno dopo, via mail, tra alcuni amici, prima che finisse in un libro (allora non c’erano i social network, altrimenti l’avrei fatta circolare almeno lì).
La soddisfazione maggiore la provai anni dopo. Quando, in occasione della creazione del Premio Terzani e del Festival Vicino/Lontano (di cui ero stato chiamato a far parte del comitato scientifico) conobbi Angela Staude: e lei mi disse che suo marito, Tiziano Terzani, aveva letto il mio libro, e ne aveva parlato come dell’analisi più approfondita delle posizioni di Oriana Fallaci che avesse avuto occasione di leggere. Dei miei quattro lettori, contro i milioni di Oriana Fallaci, almeno uno mi ha ripagato dell’impegno…
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