Contro rom e sinti: le derive del discorso pubblico
Un sindaco è un pubblico ufficiale. Rappresenta una comunità territoriale, ma anche un senso di appartenenza collettivo, persino un’idea morale di unità al di là delle divisioni contingenti. Nelle occasioni ufficiali indossa una fascia tricolore: a simbolizzare l’appartenenza a una comunità ancora più ampia, che condivide la sottomissione alla stessa legge, ispirata agli stessi princìpi fondativi, rappresentati dalla costituzione. Può avere opinioni eretiche o ispirarsi a valori non così condivisi. Una sola cosa non può fare: violare, scientemente, la legge. E poiché rappresenta i cittadini tutti, senza distinzione di razza, etnia, sesso, religione, credenza, opinione – come dice, appunto, la costituzione – non può escluderne qualcuno dal patto sociale. Continua a leggere