Se Voltaire non è di casa a Padova: libri gender e polemiche inutili

Avremmo fatto volentieri a meno di ritornare sulla questione dei libri cosiddetti gender: un’etichetta già di per sé poco chiara, al punto che, a seconda di chi la usa, viene stirata estensivamente per includere tutto ciò che sembra alludere a qualcosa di diverso da una presunta normalità (magari anche solo l’amicizia tra un orso e un topolino), o ridotta ai pochi testi che parlano di modelli familiari diversi dalla famiglia tradizionale, e in particolare di coppie omosessuali. Il problema, in effetti, è che non ha senso una campagna ‘no gender’, per la semplice ragione che non esiste un gruppo o una fantomatica ideologia ‘sì gender’: esistono semplicemente persone che si interrogano, dando peraltro risposte assai differenziate, su come affrontare una innegabile trasformazione dei modelli familiari, e anche come spiegarla. Continua a leggere

La scuola, il gioco: perché vanno d'accordo di rado. E perché è un problema

Un bimbo di sei anni è scappato da scuola. E’ accaduto in una prima elementare di Valstagna, un paesino di neanche duemila abitanti dalle parti di Bassano. Non proprio una notizia da prima pagina. Tuttavia appartiene alla categoria di quei piccoli squarci di verità che trapelano dalla cronaca per diventare occasione di riflessione. Continua a leggere

Omosessualità, imprese e cultura diffusa

In una interessante intervista a questo giornale l’imprenditore vicentino Gianluca Mech ha raccontato la sua reazione, durante l’assemblea di Confindustria a Vicenza, a un intervento del sindaco Brugnaro, che parlava – fuori contesto – delle cosiddette teorie gender. Mentre Brugnaro interveniva, nel suo stile volutamente brusco, su utero in affitto e matrimoni gay, Mech, omosessuale dichiarato (una rarità, nell’ambiente), si è avvicinato al palco, ha gridato la sua personale indignazione e ha poi abbandonato la sala (tra qualche insulto, va detto). Continua a leggere

A cosa serve il consiglio regionale?

A cosa serve il consiglio regionale? La domanda non è irrilevante per il futuro del Veneto. Siamo solo all’inizio della legislatura, ma alcune tendenze già si vedono: e non sono tutte tranquillizzanti. Continua a leggere

Veneto e immigrazione: è il tempo delle policies

“Veneto e immigrazione: è il tempo delle policies”, in Autori Vari, Idee per il Veneto di domani. Spunti e riflessioni per il nuovo governo regionale, e-book, Post Edizioni, pp.17-25, luglio 2015 Continua a leggere

Prima gli italiani, anche nella solidarietà?

E’ la separazione o il divorzio di un amico, a farci riflettere su come va la nostra famiglia, su cosa si può migliorare. E’ l’incidente stradale di cui leggiamo sul giornale, a farci preoccupare della sicurezza sulle strade anche da noi. E’ lo sfruttamento o la mancata scolarizzazione dei bambini d’Africa, a ricordarci che troppi bambini lavorano o non vanno a scuola anche nelle nostre città. E che dovremmo quindi occuparcene. Continua a leggere

Il Nordest e la cultura d'impresa. Il paròn e la start up

Capitalismo molecolare. Impresa diffusa. Il paròn con il cuore da operaio. I contadini e gli artigiani che fecero l’impresa. Il Nordest per molti anni è stato questo. O è stato raccontato così. Continua a leggere

Le trasformazioni della rappresentanza. Di politica, sindacato, leadership e altro ancora

Rappresentare significa fare presente, mostrare, e in senso traslato farlo al posto di qualcun altro. Il rappresentante rappresenta gli interessi del rappresentato meglio dell’interessato. Come l’avvocato, rappresenta gli interessi di una persona e li difende meglio di quanto farebbe la persona stessa, sostituendola. Continua a leggere

Primo giorno di scuola: insegnanti e famiglie di fronte alla riforma

Primo giorno di scuola in quasi tutte le regioni d’Italia. Non in Trentino Alto Adige, che ha cominciato il 7 settembre. E nemmeno in Veneto, che per imperscrutabili motivi comincerà per ultimo, insieme alla Puglia, il 16. Al di là della data differenziata (se non altro simbolico segno che l’autonomia scolastica c’è), i problemi con cui quest’anno scolastico si apre sono comuni. Sarà infatti in vigore la riforma della scuola voluta dal Governo, contro cui sono già annunciate le prime mobilitazioni e proteste: impugnata anche dalla Regione Veneto con il sostegno del Movimento 5 Stelle, mentre il movimento anti-gender raccoglie le firme per abolirla insieme ai Cobas (per dire quante cose diverse ci si possono trovare dentro, e quante strane alleanze si creano). Continua a leggere

La paranoia del gender

Per un sociologo, la polemica odierna sul gender ha qualcosa di surreale: non foss’altro perché il libro “Sesso e temperamento” di Margaret Mead, antesignano dei “gender studies”, è del 1930. E il fatto che sesso e genere, biologia e cultura, siano due cose diverse, e la società abbia un ruolo decisivo nell’identificazione di genere, è un’ovvietà che si insegna all’università da mezzo secolo, senza proteste. Continua a leggere