L'insensatezza del referendum senza quorum

L’amministrazione comunale di Mira, guidata dal sindaco Alvise Maniero, del Movimento 5 Stelle, ha voluto proporre, e approvare con il solo voto favorevole della sua maggioranza, il referendum senza quorum. Per proporre referendum consultivi, propositivi o abrogativi basteranno le firme di 1600 cittadini su quasi 40.000 abitanti (circa 1/20 del corpo elettorale), o della maggioranza assoluta del consiglio. E poi, quale che sia il numero di votanti – anche poche decine o centinaia – il voto sarà valido in ogni caso. Continua a leggere

Tra Brexit e Venexit. Lezioni dal referendum

Il Regno Unito ha liberamente votato di uscire dall’Europa. Visto che anche in Veneto si vagheggia da tempo di autonomia, e presto saremo chiamati ad un referendum su di essa (e i promotori del referendum veneto hanno brindato al risultato di quello britannico), possiamo imparare qualche cosa da quello che è successo? La Brexit potrebbe diventare Venexit? E con quali conseguenze? Vediamo. Continua a leggere

In morte di un risparmiatore. Suicidi del Nordest

Forse era inevitabile. Le crisi lasciano di questi contraccolpi: specie se inaspettate per chi ne è coinvolto (chi sapeva si è sistemato in tempo, a spese d’altri), subitanee e devastanti. Continua a leggere

Enrico Bernardi, che inventò l'automobile e fu dimenticato…

Il veronese Enrico Bernardi, prima studente e poi professore di ingegneria all’università di Padova, è stato il primo a costruire un veicolo azionato da motore a scoppio a benzina, nel 1884. Continua a leggere

I profughi nell'urna. Quale effetto sul voto?

L’effetto probabilmente c’è stato. Ma troppo localizzato, troppo poco comparabile, per essere considerato inesorabile. Continua a leggere

Per cosa votiamo? Scegliere, per non essere scelti

Si vota. E anche no: una stanca campagna elettorale lascia prevedere una significativa percentuale di astensione. Che ha tante ragioni. C’è chi lo considera un bene: se molti non eserciteranno il loro diritto di voto è perché in fondo pensano che, chiunque governi, nulla travolgerà veramente la propria vita. Ma mostra anche un male diffuso: è il segno che molti considerano la politica lontana, e pensano che il voto diventi progressivamente irrilevante, perché non si possono davvero cambiare le cose. Continua a leggere

L'Anpi e tuoni. E se la smettessimo con le strumentalizzazioni?

Mette tristezza la campagna costruita intorno all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e alle sue posizioni sul (contro) il referendum costituzionale. Ma la prima pietra di questo castello di ipocrisie l’ha messa l’Anpi stessa, e ne è responsabile. Qualcuno vuole usare tutti gli strumenti possibili per respingere la riforma della Costituzione: anche quelli più scorretti. L’Anpi ci si è prestata. E chi è causa del suo mal… Continua a leggere

Pannella visto dal Nordest

Dal Veneto – dal mondo politico veneto – sembrerebbe di parlare di un alieno, di un foresto irricevibile. La sua cultura politica – ultraminoritaria a livello nazionale – lo era ancora di più dalle nostre parti. Continua a leggere

Sulle dimissioni di Michela Marzano

Michela Marzano ha lasciato il PD dopo il voto sulle unioni civili, come aveva annunciato. Non discuto i contenuti delle sue scelte: e, in quanto opinioni, le rispetto. Riprendo tuttavia pari pari, e faccio mie, queste parole di Paolo Giaretta, che condivido, con una postilla finale: Continua a leggere

Richiedenti asilo: che fare? Qualche proposta praticabile

La rabbia di Cona [una caserma dismessa utilizzata come centro per ospitare richiedenti asilo, che hanno protestato per le condizioni in cui vivono, ndr], ben documentata ieri da questo giornale, ci dice molte cose che non vorremmo sentire. Prima che la situazione degeneri ulteriormente, sarà bene dunque usarla come occasione per riflettere sulla gestione della cosiddetta emergenza profughi e delle politiche di accoglienza messe in atto finora. Continua a leggere