Le lezioni di una sconfitta
C’erano dei problemi? C’erano. L’onda lunga internazionale, la paura, la rabbia, l’insicurezza, il senso di rivalsa – più che di rivolta – almeno verbale nei confronti del potere, qualunque fosse, […]
Pubblicati da Stefano
Comunque vada…
Oggi si vota per cambiare la costituzione, o per decidere di non farlo. Il nocciolo della questione è tutto qui: e la palla – in forma di scheda elettorale – […]
Referendum: cambiare si può
Non esistono ottime riforme. Forse non esistono nemmeno riforme buone. Esistono riforme che migliorano: che ri-formano, che danno nuova forma appunto, a ciò che conosciamo. Perché ciò che conosciamo, perché […]
Referendum costituzionale: le ragioni per cambiare
Non esistono ottime riforme. Forse non esistono nemmeno riforme buone. Esistono riforme che migliorano: che ri-formano, che danno nuova forma appunto, a ciò che conosciamo. Perché ciò che conosciamo, perché […]
Ancora sul bilinguismo in Veneto: la lettera di un sindaco, la mia risposta
A seguito di un mio editoriale sulla proposta di legge sul bilinguismo (che si trova qui), ho ricevuto la lettera di uno dei promotori del progetto, il sindaco di Santa […]
Sociologia dell'amore – Lezione Francesco Cerchiaro
Cerchiaro – LEZIONE – sociologia dell’amore
Veneto: La follia del bilinguismo per legge
Premessa. Il veneto, inteso come lingua, lo si tramanda di padre in figlio, e anche da padre non veneto a figlio nato in Veneto: a testimonianza del fatto che è […]
Trasformazione, innovazione, competizione: come cambia il loro significato
“Siamo in un’età di transizione. Come sempre”. Lo scriveva Ennio Flaiano, ironizzando sulla pretesa di essere sempre in tempi nuovi. E tuttavia chi opera nei mercati, chi ha a che […]
La caduta di Bitonci e il ruolo dell'opposizione
Alcuni amici si sono un po’ risentiti di un mio commento a caldo sulla caduta di Bitonci, che ai loro occhi sembrava devalorizzare il ruolo dell’opposizione in consiglio comunale (il […]
Le fragilità del decisionista: la caduta di Bitonci
Bitonci è caduto. Non per merito delle opposizioni: ha fatto tutto da solo, creandosi uno ad uno i nemici interni che l’hanno rovinosamente buttato giù dalla poltrona di primo cittadino. […]