Il ruolo educativo di Gino Strada e di Emergency
Catania, incontro nazionale di EMERGENCY, 2019: decine di eventi, centinaia di volontari, migliaia di giovani. L’organizzazione compiva allora 25 anni, ed era al suo 18° incontro nazionale. Poco più che maggiorenne, insomma.
C’è anche questo nella storia di Gino Strada e di Emergency: l’elemento educativo. Non era e non è ‘solo’ (solo?) questione di aiutare chi ha avuto meno privilegi non giustificati da nulla, di salvare – molto concretamente e materialmente – vite umane ferite, non solo nel corpo. È stato ed è anche questione di coinvolgere persone e personaggi, di creare consapevolezza, di motivare azioni e collaborazioni, di far maturare solidarietà collettive.
In questo il carisma di Gino Strada, il suo ‘estremismo’ costruttivo, il suo essere forse suo malgrado personaggio ‘pop’, anche se preferiva di gran lunga tornare in sala operatoria, hanno aiutato molti, proprio sul piano educativo, della maturazione, del convincimento, del cambiamento anche interiore.
In un mondo che ha un disperato bisogno di simboli positivi, di esempi, di eroi anche, Gino Strada ha giocato questo ruolo: soprattutto in ambienti dove forse era meno usuale – dove c’era magari tanta disponibilità umana ma poche occasioni per esercitarla concretamente. E lo ha giocato perché non è stato solo un individuo più in gamba di altri, ma ha fatto nascere un’organizzazione, un marchio del bene se si vuole, un brand positivo, che ha consentito a tanti di sentirsi coinvolti e di coinvolgersi. Che è uno dei ruoli fondamentali dell’educazione propriamente intesa.