JAZZ FOR DEMOCRACY
Conferenza / Spettacolo di Stefano Allievi, con Stefano Allievi, voce narrante, Francesco D’Auria, batteria, percussioni, Michel Godard, tuba, serpentone, e Tino Tracanna, sax
Dopo Jazz Society, spettacolo costruito a partire da un testo di Stefano Allievi, con musiche che percorrono la storia del jazz, è nato Jazz for democracy. Parole e musica per ‘fare’ società (qui un video di presentazione dell’iniziativa, e qui il video-racconto di come è andata – qui in una extended version che dettaglia meglio i contenuti del progetto, un vero e proprio mini-documentario).
Lo spunto è venuto da una proposta della Fondazione Matera 2019 Capitale europea della cultura, che ha coinvolto l’autore e i musicisti (che non si conoscevano prima: avevano solo fatto un paio di incontri di preparazione via Zoom) in una residenza artistica di tre giorni, nata allo scopo di creare uno spettacolo completamente nuovo. Sempre a partire da un testo elaborato da Stefano Allievi, ma con musiche originali tratte dal repertorio degli artisti coinvolti e rielaborate per l’occasione (qui il servizio di TRM Network).
Parole e musica per raccontare il rapporto tra jazz e democrazia. A Matera a Palazzo Bernardini in occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio la performance “Jazz for democracy”, di e con il sociologo Stefano Allievi, il duo Spiritus Spiritus (Francesco D’Auria e Tino Tracanna) e Michel Godard (special guest). L’evento, promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 con il supporto dell’Onyx Jazz Club di Matera e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, rappresenta l’esito di un progetto più ampio di residenza artistica durata tre giornate nella Città dei Sassi (qui la versione integrale dello spettacolo).
Lo spettacolo è ovviamente replicabile.
Stefano Allievi è professore ordinario di Sociologia all’Università di Padova. Svolge anche un’intensa attività di divulgazione, come conferenziere, editorialista, autore e performer. Qui è la voce narrante dello spettacolo, oltre che l’autore dei testi.
Il duo Spiritus Spiritus (Francesco D’Auria, batteria e percussioni, e Tino Tracanna, sax) con Michel Godard (special guest, tuba e serpentone). Il progetto che presentano parte dall’idea di raccontare la musica che amano condividere e di imbastire una ragnatela su cui inserire temi e improvvisazioni. E’ un progetto il cui ambito musicale si muove nel grande alveo del jazz e dell’arte dell’improvvisazione, ma è complice delle grandi culture del mondo, e in dialogo con il testo dello spettacolo.
Lo spettacolo è il frutto di una contaminazione di linguaggi che aiuta a rendere facilmente comprensibili dei problemi complessi e dalle molte variabili. L’ibridazione di forme e registri comunicativi consente al pubblico una maggiore facilità di immedesimazione e coinvolgimento.